Interno della Chiesa di San Donato

Ripacandida, 3 agosto 2004
Partono domani alle ore 19,00 le iniziative legate al Gemellaggio fra la chiesa di san Donato a Ripacandida e la Basilica di San Francesco ad Assisi. Sarà dato l'annuncio ufficiale dal Vescovo di Melfi-Rionero-Venosa, Sua Ecc.za Mons. Gianfranco Todisco e da Fra' Vincenzo Coli, Custode del Sacro Convento di Assisi.
Gerardo Cripezzi
Presidente della Pro-loco di Ripacandida

Un evento senza precedenti nel nostro territorio, segno evidente della singolarità del ciclo pittorico di San Donato, che nella sua impostazione, nel suo linguaggio, rivela alcune analogie con la Basilica di Assisi.
Sabino Iusco l'ha definita la "Piccola Assisi" della Basilicata, per il "tipico impianto francescano ad aula unica, priva di transetto e con coro rettilineo" e per ?le tre campate voltate a crociera ogivale, esempio unico in tutta la regione, ?affrescata nell'interno per l'intera estensione delle superfici disponibili?. 
L'artista Nicola da Novi, probabilmente Novi Velia, in provincia di Salerno, "esprime una schietta adesione al gotico internazionale con riferimento ai circuiti della Napoli aragonese, come a dire ad una congiuntura iberico-fiammingo-marchigiana che fioriva nella Capitale, ma soprattutto nell'entroterra, ai confini con la Basilicata".

Nicola progetta per intero forse - e dipinge in parte il ciclo pittorico di Ripacandida, sostenuto da un'attenta meditata riflessione teologica, la lettura "oméga", che gli consente di proporre al visitatore-orante prima di tutto il messaggio evangelico, nella prima campata; ma lui inizia i lavori dalla terza, quella più importante per dignità, nei pressi dell'altare, con le storie della Genesi (nei primi anni del Cinquecento); continua nella seconda campata, sempre con l'Antico Testamento; poi è costretto ad interrompere i lavori, si allontana e ritorna dopo poco più di un decennio, nei primi anni trenta. Trova dipinta (o completata) da Antonello Palumbo la prima campata. Non gli restano che i pilastri e le pareti della terza e della seconda. Nicola è ormai un artista maturo ed affermato. Ha conosciuto e apprezzato gli affreschi di Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco. Ne è divenuto un ammiratore entusiasta, più che un imitatore. E ora che dipinge i Santi sui pilastri e soprattutto il suo capolavoro: "San Francesco che riceve le stimmate". Ed è in quest'opera che gli occhi di Giotto e l'anima di Francesco d'Assisi, per le mani di Nicola da Novi, si fanno messaggio perenne di profonda spiritualità francescana e di notevole sensibilità artistica. Un gemellaggio sapientemente coniugato a Ripacandida come ad Assisi, con l'abilità dell'artista e la fede dell'orante. Nicola è un artista-orante, come gli antichi iconografi. Arte e fede "osculabuntur", si sono baciate, qui a Ripacandida.
E noi della Pro-loco o non vogliamo dimenticarlo. Perciò ci stiamo adoperando per il recupero e la valorizzazione di questo eloquente documento, di questo singolare monumento.
Le iniziative legate alla celebrazione del Gemellaggio prenderanno avvio domani alle 19,00 nella chiesa di San Donato a Ripacandida, grazie anche alla disponibilità del Parroco Don Ferdinando. Saranno presenti il Custode del Sacro Convento di Assisi, Fra' Vincenzo Coli, l'Assessore del Comune di Assisi, Eraldo Martelli, la Presidente della Pro-loco di Assisi, Eduarda Pronti, il Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Mons. Gianfranco Todisco, l'Assessore Regionale della Basilicata, Gaetano Fierro, il Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Potenza, Sabino Altobello, il Sindaco di Ripacandida, Giuseppe Mastantuono, il Presidente della Pro-loco di Ripacandida, Gerardo Cripezzi.

La manifestazione inizierà con un concerto; proseguirà con gli interventi degli ospiti e con la visita guidata degli affreschi di San Donato, a cura della Pro-loco, e con la presentazione del sito internet www.sandonatoripacandida.net; si concluderà con l'inaugurazione della mostra itinerante (prima di Ripacandida è stata allestita in Canada) del Ciclo Giottesco della Chiesa Superiore di Assisi: sono 28 grandi pannelli, messi gentilmente a disposizione dal Custode del Sacro Convento, Fra' Vincenzo Coli, disposti nel salone dell'attiguo Convento delle Suore.

La Mostra resterà aperta fino al 30 agosto p.v.