Programma 29 maggio 2022

Scoprire le bellezze di Venosa: uno tra i borghi più belli d’Italia

Venosa rientra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia immerso nelle campagne della Basilicata e specialmente a fine primavera e inizio estate, venire qui regala dei panorami unici fatti di collinette e campi di grano dorato a perdita d’occhio.

Ma Venosa è famosa non solo per i paesaggi ma per la sua storia antichissima che ci riporta all’Impero Romano, infatti proprio qui visse e scrisse il poeta Orazio di cui si può ancora visitare la sua casa.

Si passa dalle rovine romane al borgo vero e proprio con case in pietra e mattoni, senza dimenticare la storia pagana della città.

Arrivo a Venosa Ore 10:00 Abbazia della Santissima Trinità

Saluti della Presidente del Club per l’Unesco del Vulture Rossella Centrone.

Accoglienza ai Club di Bisceglie - Cerignola - Foggia 

Saluti del Sindaco di Venosa Marianna Iovanni 

Ore 10:30 inizio Visita 

1 - Scavi archeologici di Venosa

Gli scavi archeologici di Venosa si trovano alle spalle dell’Abbazia della Santissima Trinità e permettono di vedere e scoprire la vita ai tempi dell’Antica Roma che qui si svolgeva. All’interno degli scavi si possono vedere le meravigliose terme con i pavimenti a mosaico, le domus più ricche e una porzione di pavimento di una domus con un incredibile mosaico rappresentate la testa di Medusa. Inoltre proprio dagli scavi si può raggiungere il gioiello più bello di Venosa: l’incompiuta.

2 - Abbazia della Santissima Trinità

Questa Abbazia, anche monumento nazionale, è un luogo importantissimo perché permette di scoprire tutti gli strati (letteralmente) di storia di questo territorio. Originariamente costruita su un tempio pagano, l’abbazia su costruita sugli edifici lasciati dai Romani, e poi dai Longobardi e dai Normanni. Questa stratificazione è visibile nell’interno grazie ai lavori di restauro che hanno ridato vita alle fondamenta che nascondono incredibili mosaici e cappelle pagane. Alle spalle invece, si trova la chiesa nuova, mai portata a compimento.

3 - L’Incompiuta di Venosa

Proprio alle spalle dell’Abbazia della Santissima Trinità si trova l’incompiuta di Venosa, ovvero l’abbazia nuova che però non è mai stata terminata. Questo luogo è un posto quasi mistico. Si entra nella struttura che però non ha il tetto e nemmeno il pavimento, ma tutto attorno è possibile vedere la costruzione dell’Abbazia con le sue immense colonne e le torrette costruite a metà. Soffermati a vedere i materiali utilizzati per costruire l’abbazia. Tutte le pietre sono state prese dagli scavi romani e dal cimitero ebraico che si trovava lì vicino, perciò nelle mura della struttura è possibile vedere scritte in latino e stelle di David, le une accanto alle altre.

4 - Casa di Orazio

Sito risalente al I secolo d. C. meglio nota come Casa di Quinto Orazio Flacco. Una struttura costituita da ambienti termali di una casa patrizia, composti da una sala rotonda che costituiva il calidario e di un attiguo vano rettangolare. La facciata mostra visibili tratti di strutture romane rivestiti di mattoni a legatura reticolata.

 

Pranzo ore 13.00/13.30  Ristorante Fantasy  Via Appia, 84, 85029 Venosa PZ

MENU': Pasta fresca con salsiccia e funghi - Medaglioni di carne di maiale ripieni - Contorno di patate al forno - Tiramisù - Caffe - Bevande acqua, vino e coca  -  Costo € 25,00 p.p.

5 - Ore 16:00 Visita Museo Nazionale “Mario Torelli “

Museo archeologico Nazionale di Venosa

Il Castello ducale del Balzo (XV secolo)

Nel punto dove è posto il maniero, vi era in precedenza l’antica Cattedrale dedicata a S. Felice, il Santo che, secondo la tradizione, subì il martirio a Venosa all’epoca dell’Imperatore Diocleziano. L’antica Cattedrale fu abbattuta per far posto alla fortificazione quando, nel 1443, Venosa venne portata in dote da Maria Donata Orsini, figlia di Gabriele Orsini principe di Taranto, a Pirro del Balzo, figlio di Francesco duca di Andria. I lavori di costruzione del Castello, incominciati nella seconda metà del XV secolo, proseguirono per alcuni decenni. L’aspetto originario era ben lontano da quello odierno: si presentava, infatti, come una fortificazione a pianta quadrata, difesa da una cinta muraria dello spessore di 3 metri, con torri cilindriche angolari, privo degli stessi bastioni che furono completati nella metà del secolo successivo. Nato come postazione difensiva, successivamente, con i Gesualdo divenne dimora del feudatario.

Se ti piace la storia di questa terra, non puoi perderti il museo archeologico di Venosa, incluso nel biglietto della visita al parco archeologico. Creato all’interno del castello aragonese, qui potrai andare a fondo nella storia di questa città attraverso tutti i reperti che sono stati ritrovati in zona, tra cui alcuni gioielli di incredibile fattura.  Il castello aragonese è il fulcro della città di Venosa e merita una visita anche solo per vedere il cortile con la grande loggia arricchita da colonne che si affaccia sul cortile interno del castello. 

€ 2,50 (sito archeologico + museo archeologico + incompiuta)